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Il Punto di Luca

Lazio-Bologna: Breve storia triste di un Bologna che non esiste più

L’analisi e il commento di LucaB, allenatore esordiente del panorama bolognese, sull’ultima partita di campionato del Bologna.

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Photo: bfcnews.it

Ripartiamo dalla domanda che mi ero posto la settimana scorsa: “Riuscirà Mihajlovic a trovare un equilibrio per far rendere al meglio i suoi giocatori offensivi?” Dopo la netta sconfitta subita a Roma casa Lazio mi sembra si possa dire senza ombra di dubbio che la risposta è NO.  Non ancora aggiungo, visto che la speranza è l’ultima a morire, dicono.

Sabato, nel soleggiato pomeriggio romano, abbiamo visto le due sconcertanti facce del Bologna 2022.

Una squadra corta, accorta, ordinata, rintanata davanti alla propria area con 9 uomini a difendere il “fortino” nei primi 45 minuti. Ma allo stesso tempo timida, rinunciataria, senza personalità e quasi completamente incapace di proporre trame di gioco per creare pericoli a Strakosha &Co. Ricordo un colpo di testa di Orsolini ed un tiraccio di Dijks, le uniche due comparse nell’area dei padroni di casa.

Risultato: 1 a 0 Lazio, grazie ad un rigore comico regalato ai padroni di casa da un arbitro di livello infimo.

Nell’intervallo ho pensato che il risultato fosse tutto sommato immeritato. Infatti, nonostante la pochezza offerta, i Rossoblu non avevano corso grossi pericoli. Il dubbio dubbio a quel punto era il seguente: meglio tentare di difendere lo svantaggio e sperare in una giocata per acciuffare il pari… oppure cambiare assetto per essere più intraprendenti col rischio però di scoprire la difesa?

Sappiamo tutti che Mr Sinisa ha scelto la seconda strada. Fuori Soriano e Djiks, dentro Barrow e Kasius, per un 3-4-3 che mi ha fatto pensare per un attimo al primo Bologna di Sinisa.

Risultato: subito un’azione pericolosa del duo KasiusArnautovic, poi il nulla cosmico. Un Bologna sempre sbilanciato in avanti, tanto da offrire un’occasione ai padroni di casa ad ogni loro ripartenza. Conclusione 3 a 0 e tutti a casa.

Ciò che mi preoccupa di più è stato l’atteggiamento dei “nostri”: paura, rassegnazione, impotenza, i sentimenti trasmessi dagli occhi dei giocatori. L’episodio che, secondo me, li riassume è il raddoppio della Lazio: Schouten segue Zaccagni fino a pochi metri fuori dall’area, poco prima del filtrante di Luis Alberto si gira per controllare la posizione del laziale, ma quando quest’ultimo cambia passo per attaccare l’area l’olandese si limita ad osservarlo continuando nella sua corsetta di salute.

Ho volutamente lasciato passare un giorno dalla partita per cercare di essere equilibrato e non scrivere “sulle ali” della delusione. We have a problem. Soluzioni? Proposte?

A mio modo di vedere questo Bologna, la squadra che abbiamo visto nelle ultime 5 uscite, farà fatica a raggiungere i 40 punti, probabilmente potrebbe farne 36/37. Nessuno nell’ambiente sembra in grado di dare una scossa, uno stimolo a concludere la stagione in modo decente.

Non Saputo, extremely satisfied, che per scelta delega la gestione del gruppo squadra all’AD.
Non Fenucci, dirigente ottimo e preparatissimo dal punto di vista politico-economico, ma da sempre poco orientato ad intervenire sugli aspetti tecnici.
Non Bigon, il quale nonostante abbia detto più volte che questa “è la sua squadra migliore”, non sembra più così convinto.
Non Di Vaio.
Non Mihajlovic, ormai demotivato, confuso e temo non più in sintonia con la squadra.

Non i “senatori”: Medel, Soriano ed Arnautovic sembrano capitati per caso nella stessa squadra, come 3 che si trovano per la prima volta a giocare una partita di calcetto il mercoledì sera.

Più di tutto manca la voglia di ogni giocatore di sacrificarsi per i compagni, di fare uno scatto in più, una corsa in più. Il Bologna è, oggi, un insieme di uomini incapaci di reagire. E mi ricorda,tristemente purtroppo, il Bologna di Inzaghi, che quando entrava in campo sapevi che il massimo che avrebbe potuto ottenere era uno zero a zero.

Soluzioni dicevamo:
La più semplice, nel calcio spesso è anche la più scontata. Esonero dell’allenatore, per cercare di chiudere al meglio le ultime 14partite. Avranno i dirigenti il coraggio di prendersi questa responsabilità?? In più, oltre al costo dell’ingaggio, bisogna considerare che il nuovo allenatore vorrà almeno un anno di contratto per la prossima stagione.

La più remota. Riunione dello staff tecnico/dirigenziale con pressione su Mister e giocatori.

La più probabile. Volemose bene e speriamo che la terzultima non arrivi a più di 34/35 punti. Col rischio che qualora poi si decida di cambiare allenatore sia troppo tardi.

Realisticamente si attenderà la partita con lo Spezia, nella quale il risultato sarà fondamentale per capire quale futuro ci attende.

Buone Notizie (+)
Kasius, quantomeno sembra poterci stare.

Cattive Notizie (-)
o Schouten, altri 70 minuti, di paura però. Forza che c’è bisogno.
o Orsolini-Arnautovic-Barrow: zero occasioni, zero pericoli creati.
o Le squalifiche di Medel e Svanberg.

Di LucaB.

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