Nuovo modulo, nuovo atteggiamento, nuovo risultato: finalmente una vittoria, 3 punti che mancavano da tempo immemore.
Un Bologna che sembrava incerto, impaurito, e forse poco convinto del 3-4-3 impostato da Mihajlovic fino al gol di Manaj per il vantaggio dello Spezia (difesa schierata, male De Silvestri e la coppia Binks-Theate), ma poi bravo a non crollare, a non farsi prendere dal panico (Frosinone Style).
Merito, secondo me, dell’inedito duo di centrocampo Schouten-Soriano i quali dopo il gol subito hanno cercato fin da subito di prendere in mano la squadra, dettando i tempi e cercando sempre il palleggio nonostante i mugugni del pubblico.
Dal quarto d’ora, infatti, la squadra ha acquistato sempre più convinzione e fiducia nei propri mezzi. Il pressing alto di Arnautovic e Orsolini costringeva quasi sempre lo spezia a scavalcare il centrocampo per cercare la punta, e qui bene difesa e centrocampo and interpretare senza paura il 3-4-3 giocando uomo su uomo (Binks-Manaj, Theate-Verde e Bonifazi-Gyasi/Maggiore). Recupero palla veloce e palla a Schouten che si abbassava per far ripartire l’azione: la seconda metà del primo tempo si è giocata praticamente ad una sola porta, anche se il Bologna non ha creato grossi pericoli ai bianconeri.
Poi, finalmente, la qualità dei singoli ha portato al pareggio: Bonifazi – Soriano – Barrow – Arnautovic, pochi tocchi e tempi perfetti per il diagonale del numero nove austriaco che ha portato il pari rossoblù.
Il secondo tempo è ripartito sulla falsariga del primo: Bologna padrone del gioco e Spezia chiuso nella propria metà campo. Ancora una volta il pressing altissimo ha portato a due buone occasioni per Orso e Arna e Hickey con le sue incursioni a tutta fascia ha creato spazio per le giocate di Barrow (ritrovato), anche se il risultato rimaneva bloccato a favore degli uomini di Thiago Motta.
Poi i cambi. Sul momento li ho giudicati troppo spregiudicati perché la squadra aveva trovato costanza ed equilibrio nell’assetto e nel gioco: fuori Bonifazi (ottimo), Binks e Barrow, dentro Soumaoro, Sansone e Vignato, per un 4-2-3-1 ancora più offensivo con Theate centrale di sinistra e Vignato dietro Arnautovic.
Ed invece la qualità dei singoli ha di nuovo ricompensato le scelte del Mister: assist al bacio di Sansone per la testa di Markone, 2 a 1 e torniamo a respirare.
Per concludere il nuovo modulo mi ha sorpreso positivamente, più che a livello tattico soprattutto per il modo di interpretarlo da parte della squadra. Mi auguro si possa continuare così, almeno contro avversari di livello medio-basso, ma mi piacerebbe vederlo anche contro le prime con l’intensità e la voglia di vincere di ieri sera.
La squadra ha dimostrato di essere ancora dalla parte dell’allenatore ed ha sopperito ai propri limiti con l’atteggiamento che tutti volevamo vedere, che è poi quello che sta facendo la fortuna di Torino e Verona. Fortunatamente i dubbi sulla gestione della squadra sorti nel dopo la trasferta con la Lazio sembrano essere risolti. E, ancora una volta, abbiamo avuto la riprova che non possiamo fare a meno di Arnautovic, il quale però ha bisogno di essere cercato spesso e giocare tanti palloni.
Ora l’obiettivo è proseguire su questa squadra, vincere a Salerno per dare continuità e riconquistare il decimo posto, altrimenti si torna al punto di partenza.
Buone Notizie (+)
Schouten, dopo il passo falso con la Lazio una prova di personalità, tecnica e corsa. Speriamo sia la volta buona.
Bonifazi, attento e concentrato in marcatura, propositivo con la palla nei piedi. Può essere un’alternativa
Tridente: Barrow-Arnautovic-Orsolini. Come per Schouten speriamo sia la volta buona. Trascinati da Arnautovic, uomo squadra, quello di cui non possiamo fare a meno.
Cattive Notizie (-)
Theate, prosegue il trend negativo. Distratto sul primo gol, lento ed impacciato in marcatura, gli unici pericoli per il Bologna vengono da lui. Forse dovrebbe riposarsi un po’.
Di LucaB.